Mercato della droga in Italia, anno 2011: si ferma il boom della cocaina, ma ritorna l'eroina. Con una novità: la sostanza killer degli anni '80 si appresta ad ammaliare anche i giovani socialmente inseriti, non solo gli ‘sbandati'. Questo quanto emerso dai dati forniti dall'Osservatorio previsionale Prevolab all'interno del convegno "Le vie d'uscita dal presente".
La 'generazione bot' apre le porte del mercato italiano all'eroina: baby-consumatori che passano con disinvoltura dalla sniffata al cilum, senza snobbare inalanti e marijuana. Sono loro i nuovi consumatori di eroina su cui i produttori di oppio hanno cominciato a investire già da qualche anno. Obiettivo: fidelizzarli a esperienze sempre più lontane dal classico 'buco', ma altrettanto pericolose. Ragazzi sempre più giovani, tra i 15 e i 24 anni, che guidano l'esercito di fan dell'eroina, in aumento del 40% entro il 2011 su quelli registrati nel 2008.
"Siamo alla vigilia di un cambiamento epocale", esordisce Riccardo Gatti, responsabile di Prevolab e direttore del dipartimento dipendenze Asl Milano, "per la prima volta dall'inizio degli anni ‘90, per il triennio 2008-2011 possiamo prevedere un rallentamento della crescita dei consumatori di cocaina". Secondo le ricerche dell'Osservatorio, nel 2011 il numero dei consumatori di cocaina arriverà 700mila unità (parti al 2,5% della popolazione italiana fra i 15 e i 54 anni), con un aumento del 5% rispetto al 2008, "aumento che, pur rimanendo tale, è minore rispetto a quello degli ultimi anni", spiega Gatti, e che rivede al ribasso le precedenti previsioni dello stesso Osservatorio, che a fine 2007 aveva parlato di 800mila utenti ipotizzati per il 2010.
"È un cambiamento di tendenza che non significa una contrazione del mercato", precisa Gatti, "piuttosto una saturazione: in alcuni territori i livelli di penetrazione della cocaina sono già talmente alti che risulta più difficile attrarre nuovi clienti". Nessuna conseguenza della crisi, dunque. "Di certo tra qualche anno la cocaina non sarà più il bene di massa che siamo abituati a vedere negli ultimi anni, ma la causa, più che la crisi dei mercati e la fine del boom della new economy, è un cambiamento negli stili di consumo", continua, "che porterà anche a un ritorno inaspettato: quello dell'eroina".
L'eroina. L'incubo di un'intera generazione, quella dei baby boomers e delle migliaia di vite rovinate a causa della tossicodipendenza da ‘buco'. "Proprio così: l'eroina sta per tornare. Anzi, è già rientrata nel mercato, provenendo dall'Afghanistan e da Myanmar, e sta cercando investimenti sicuri", rivela il responsabile di Prevolab. "Nei centri di servizio per la lotta alle droghe vediamo oramai sempre più casi di giovanissimi che dicono di aver fatto uso di eroina, spesso anche ‘solo' fumata", prosegue Gatti, "questo è il segno premonitore di una catastrofe che, se non prevenuta, ci travolgerà nei prossimi anni". I dati Prevolab, infatti, prevedono un aumento del 40% di consumatori di eroina da qui al 2011. Più di cannabinoidi e anfetaminici, per i quali è previsto un incremento del 30-35% (in particolare, nel 2011 i consumatori di cannabis e derivati saranno vicini ai 6 milioni di persone, ovvero il 18%, quasi un italiano su cinque tra i 15 e i 54 anni). "Ma attenzione, il vero problema è che l'uso dell'eroina non avverrà come una volta, quando i tossicodipendenti erano spesso persone emarginate, disadattate", avverte Gatti, "a farne uso ai giorni nostri saranno invece i giovanissimi socialmente inseriti, i nostri figli per intenderci, che avranno a disposizione una sostanza più pura che in passato, conseguenza di un mercato più maturo, alla quale si avvicineranno con superficialità, diventandone presto dipendenti".
Come contrastare questo fenomeno in arrivo? "Con un ulteriore aumento della prevenzione, a tutti i livelli, dalla scuola, al mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport, alle parrocchie", interviene Carlo Giovanardi, senatore Pdl e Sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega a famiglia, servizio civile, lotta alla droga. "Come Governo si cercherà di fare tutto il possibile, confermando le strategie già in atto. Ma ci serve l'aiuto di tutti: è un fenomeno affrontabile", prosegue Giovanardi, "ed è da affrontare subito, perché, se sconfitto, diminuirà sia l'inquinamento che le droghe causano nel mondo professionale, sia la quantità di vite perse sulle strade a causa dell'abuso di sostanze". Una delle ultime azioni promosse dal Sottosegretario riguardano gli adolescenti: "È in via di sperimentazione un test antidroga previo all'iscrizione per ottenere il patentino per la moto", spiega il senatore modenese, "il progetto-pilota prenderà il via in quattro città italiane: Foggia, Cagliari, Perugia e Verona".
Se le previsioni di Prevolab si dovessero dimostrare pienamente verificate, ogni ente territoriale si dovrà attrezzare per far fronte all'ulteriore emergenza futura. "Le Regioni avranno un ruolo fondamentale", riporta Guido Boscagli, assessore a Famiglia e Solidarietà sociale della Lombardia, "in questo senso, noi partiamo già da un'ottima rete attiva su più fronti, sia come servizi pubblici che come grande impegno del privato sociale". Nel 2008, la Regione Lombardia ha destinato alla lotta alle droghe 100milioni di Euro. "Da una parte portiamo avanti un'intensa campagna promozionale, dall'altra siamo riusciti a potenziare le strutture esistenti, arrivando a 71 servizi ambulatoriali e ben 134 comunità di recupero, queste ultime raddoppiate nel giro di pochi anni", aggiunge Boscagli. "Ma più di tutto, è servito un lavoro di snellimento delle procedure: oggi una persona che ha problemi di droga e vuole rivolgersi ai servizi, può farlo direttamente, senza dover passare, come avveniva prima, dalla richiesta ai servizi sociali". (Fonte: www.vita.it)
Vai al sito Prevolab per scaricare i dati previsionali dell'Osservatorio